Inglesi
• Elmetto inglese - MKII
Il primo elmetto inglese "montegabbionese" che mi è passato tra le mani è quello che utilizzava lo zio Vittorio come imbuto per il gasolio quando faceva il pieno al trattore. Vista la gioventù, avevo circa 10-12 anni, pensai bene di togliere il cilindro che era stato aggiunto all'elmetto per trasformarlo all'imbuto! peccato! Eccolo qui:
Questo un altro esemplare utilizzato come contenitore per il pastone delle galline e ritrovato in quel di po petroso nel vecchio pollaio.Ancora visibile parte dei ganci in cui veniva aggangiato il soggolo. Vi è il marchio II 1938, ad indicare il modello MKII del fabbricato, questo esemplare, nel 1938.
Anche se pensavo che ad oggi quasi fosse impossibile recuperare acora qualche elmetto nelle cantine montegabbionesi grazie ad Ennio un nuovo elmetto MKII inglese-montegabbionese è entrato a far parte della mia collezione.
Come consuetudine i residuati bellici del passaggio del fronte spesso venivano riutilizzati e così questo sembra aver svolto l'uso di una caldarella per la calce. Sono stati tagliati i supporti di alluminio per la parte interna, smontata la vite che tiene l'imbottitura e tolto i sottogola per poter dargli un secondo uso civile.
Nelle due immagini di sinistra l'elmetto ritrovato, a sinistra una foto di un soldato inglese dello Wiltshire Regiment che indossa un elmetto MKII con retina tattica e kit di medicazione di primo soccorso [http://www.pinterest.com/pin/505036545685612498/].
Questo invece quel che resta di un elmetto inglese trovato in agosto 2015 durante delle sistemazioni di un muro in vocabolo Scatolla. Da come è ridotto è sicuramente molto tempo che aspetta di essere riscoperto
• Anello Campagna di Tunisia 1943
La lunga campagna d'Africa si concluse il 13 maggio 1943 con presa della Tunisia da parte delle forze alleate anglo-americane;
dal bollettino di guerra italiano numero 1.083 del 13 maggio: «La 1° Armata italiana, cui è toccato l'onore dell'ultima resistenza dell'Asse in terra d'Africa, ha cessato per ordine del Duce il combattimento.».
E' proprio nella campagna d'Africa e nella finale campagna di Tunisia che combatterono gli uomini che vennero a liberare Montegabbione il 16 giugno 1944. I soldati del Northamptonshire Regiment combatterono in Nord-Africa prima che in Sicilia per poi arrivare a Montegabbione.
Era consuetudine tra i soldati di ogni esercito riportare qualche souvernir: bracciali, fazzoletti ricamati, anelli. Grazie a Simone Eboli un bell'anello ricordo della campagna di Tunisia verosimilmente arrivato a Montegabbione, dalle parti di Scatolla, al dito di un soldato del Northamptonshire Regiment inglese. Datato 1943, riporta la scritta TUNIS e ripropone un chiaro dettaglio del paesaggio nordafricano: una palma, un'abitazione locale ed il sole che sembra proprio picchiare forte. Un anello di fattura artigianale come solito, probabilmente di argento perso chissa perchè dal soldato che dopo tanto perigrinare arrivò in quel di Scatolla.
Collezione Simone Eboli
• Borraccia
E' sempre stata in casa Margellati e lo zio Guido l'ha conservata senza aver mai darle un uso particolare. Con il tempo il panno, le cinghie ed il tappo sono andate perse e resta solamente l'interno metallico.
• Wirecutters
Sempre un regalo dello zio Guido, un taglia fili inglese.
• Players Navy cuts cigarettes box
Il riuso di materiale bellico della seconda guerra mondiale ci regale spesso delle simpatiche curiosità. Ormai è da qualche anno che ho un oggettino della seconda guerra mondiale ritrovato da un mio amico a Città della Pieve: un contenitore della razione di cinquanta sigarette in dotazione all'esercito britannico. Il caso vuole che il contenitore non sia il classico box con l'indicazione "CIGARETTES" ma il più raro contenitore personalizzato dal produttore delle sigarette stesse.
Come è facile intuire dalla foto sottostante il contenitore venne utilizzato come recipiente per conservre i "Seme di Rapo". Nell'immagine a destra una fotografia trovata in rete dove si può vedere un contenitre di sigarette britannico con le cinquanta sigarette in dotazione.
Per altre informazioni: http://navalmarinearchive.com/research/navy_cut_hero.html
• Cucchiai
Il ritrovamento di due cucchiai marchiati con la classica "freccia" inglese non lascia dubbi sulla loro identificazione. Facenti parti dell'equipaggiamento personale dei soldati inglesi sono rimasti nel nostro territorio probabilmente durante la battaglia di Montegabbione del 16 giugno. Non si può sapere se è sono stati smarriti o "regalati" a qualche persona del luogo. In ogni caso sono finiti sotto terra e il loro ritrovamento è stato affascinante e come sempre una bella testimonianza storica. Entrambi prodotti dalla ditta inglese Bisbey sono entrambi marcati 1940. Presentano inoltre due numeri di matricola che verosimilmente corrispondono alle matricole dei soldati che li avevano in dotazione.
In alto un esempio di alcuni oggetti in dotazione personale ai soldati inglesi della seconda guerra mondiale tra cui il cucchiao (immagine tratta da qui). Nella seconda immagine i due cucchiai ritrovati, il primo nella zona della chiesa della Madonna delle Grazie, il secondo in località Pian di Pantalone.
Dettaglio dei numeri di matricola 5513 e 8159, e del produttore, per entrambi Bisbey seguito da NS 1940 e la "freccia" inglese.
• Britis Thermos
Girovagando nei territori di Monteleone sono emersi alcuni reperti molto interessanti... Una buca inglese, effettuata durante la liberazione dei nostri paesi. Probabilmente qualche soldato dopo aver consumato un pasto, ha scavato una buca e sotterrato il non necessario: cinque barattoli di cibo, un bottiglia, probabilmente birra, ed un thermos. Nella zona sono emersi anche numerose ogive e bossoli inglesi del .303, americani e tedesche.
Nella buca sono emersi un thermos inglese, cinque barattoli della razione (http://www.6thairbornearmouredreconnaissanceregiment.com/rations-and-cooking.html) ed una bottiglia, i resti del rancio alleato.
Dettagli di uno dei barattoli, della bottiglia ed della parte superiore del thermos.
• Her Majesty's Blend tea metal box
Her Majesty's Blend - Scatola per tè inglese da mezza libbra anni '30 utilizzata da mio zio Vittorio per contenere piccoli pezzi di ricambio della falciatrice. Come sia entrata in possesso di mio zio non lo so ma vista la provenienza e l'età è affascinante pensare che la lasciò un soldato inglese durante il passaggio del fronte a Montegabbione. Nell'ultima foto una scatoletta simile di Her Majesty's Blend Tea.
• HARD WHEAT BAKERY FLOUR
Tempo fa una signora in paese mi ha donato questo sacco: HARD WHEAT BAKERY FLOUR. facendo la traduzione dall'inglese si
capisce subitoe altro non è se non un sacco di farina. Con l'aiuto di un forum di militaria e ricercando su internet
è emerso che il sacco è un contenitore per la farina risalente al periodo della seconda guerra mondiale. Dal tipo
di informazioni riportate nel sacco può essere ricondotto all'esercito US. Dalle nostre parti non passarono gli americani
ma bensì gli inglesi che probabilmente, così come per materiali, avevano in uso del materiale USA; oppure questo sacco
è arrivato a Montegabbione per altre vie.... comunque è sempre interessante un cimelio della seconda guerra mondiale!
Tedeschi
• Elmetto tedesco M35
Oggi un bel regalo inaspettato. La mia richiesta è stata soddisfatta e così questo elmetto tedesco, utilizzato dall'immediato dopoguerra come imbuto qui a Montegabbione in quel del poderetto, eccolo qua. Questo elmetto è del modello M35. Nel 1935, appunto, venne disegnato il modello 35, l'elmetto delle parate e delle vittorie. Il modello M35 è certamente il modello più raro da trovare. La foggia costruttiva ed i materiali di cui è composto sono tipici del periodo pre-bellico. L'acciaio è composto da una lega di nickel-cromo e manganese, permetteva una forte resistenza del metallo, unita ad una sensibile riduzione di peso rispetto ai modelli precedenti. Tre sono gli elementi che permettono di individuare il modello M35: 1) I bordi del guscio sono ribattuti verso l'interno; 2) I fori di aerazione sono realizzati mediante inserimento delle due valvole. Nella foto due dei tre segni distintivi che lo differenziano dal suo duccessore l'M40 prodotto dal 1940: i bordi ribattiti, presenti comunque anche nell'M40 ma non nell'M42; i fori di areazione realizzati mediante inserimenti di sue valvole e non stampate come nell'M40.
• Cassetta portamunizioni
Questa cassetta portamunizioni, datata 1940 con stampigliata marca del produttore e aquila nazista, era utilizzata dalla vecchia azienda agricola Piselli come contenitore degli attrezzi del trattore: chiavi inglesi, dadi dei pattini per i cingoli e altro materiale che una decina di anni fa ho spostato perchè ancora in uso. La cassetta presenta i numerosi segni del tempo tra cui una corposa saldatura. Un altro esempio di uso del materiale bellico in ambito civile.
Una seconda cassetta ritrovata nella casa del podere Casino, ora facente parte della Tenuta Corini. Senza data, fabbricatore HK. Collezione Stefano Corini.
Collezione Stefano Corini
• Bandierina Nazista
Il ritrovamento fortuito a Montegabbione di questa bandierina dell'esercito nazista non mi lasciò indifferente. Provai subito un'emozione per l'importante testimonianza storica ma immediatamente questa svastica nera fece spuntare nei miei ricordi le tante foto e filmati di ditruzione e violenza. E' la testimonianza più diretta del periodo più nero del XX secolo.
• Copertina
Nella soffitta di una casa nel centro storico di Montegabbione venne dimenticata questa vecchia copertina ricavata da un sacco per la farina tedesco. Un esempio di come il materiale bellico lasciato dopo il passaggio del fronte venne riutilizzato per gli scopi civili. Il sacco venne apero lateralmento, sfrangiato e decorato con del filo arancione.
Italia
• Associazione Nazionale Combattenti
Due distintivi postguerra dell'Associazione Nazionale Combattenti; questi distintivi erano destinati agli ex combattenti.
Il distintivo di sinistra è da scavo ed è stato ritrovato in prossimità della Madonna delle Grazie; quello di destra è appartenuto ad un reduce montegabbionese.
Dove non specificato documenti, immagini e reperti - collezione Daniele Piselli